Capitolo 3 Il Design Grafico
Il grafico editoriale
Autore
Fornisce il testo in formato digitale con gerarchia dei:
- Titoli
- Paragrafi
- Schede
- Tabelle
- Grafici
Grafico Editoriale
Deve comprendere il testo per contestualizzarlo con immagni e grafiche opportune
e imposta il progetto
Redattore
Interviene sul testo stabilendo
- La scansione
- L’ordine delle varie parti
- Le abbondanze e/o le carenze del testo nella pagina
Bozza di stampa
Per rilevare errori con l’originale, di composizione, verificare la qualità dell’immagine
Bozza di stampa
Approvata dall’ autore e dal committente, la bozza è corretta e si procede alla stampa.
L’architettura grafica della pagina
Criteri di impaginazione
Esistono fondamentalmente tre criteri di impaginazione
Libri, riviste, cataloghi, manifesti, locandine, pagine pubblicitarie hanno specifiche caratteristiche grafico-stilistiche e quindi, seguono regole ben precise. Esistono tre criteri di impaginazione:
• Classica (libri) con molto testo e poche immagini se non nulle. Con regole e canini classici.
• Modulare (periodici, cataloghi, dépliant, brochure) molti elementi grafici. Regole di omogeneità, unitarietà dell’impaginato con gerarchie.
• Libera per stampati commerciali (manifesti, locandine, volantini) su un unico spazio-formato. Senza regole precise solo per esigenze ottiche e funzionali.
Storia della pagina impaginata
Storia della pagina impaginata
il grafico editoriale è un libero creativo prigioniero delle gabbie!
- La Gabbia Grafica
- Griglia
- Come applicarle
- Dimensioni e rapporti
- Impaginazione classica
- Impaginazione modulare
- Impaginazione libera
Per realizzare un buon prodotto grafico il primo passo da fare è quello di realizzare una buona gabbia grafica. Questo ci aiuta a organizzare meglio il materiale da impaginare (regola degli spazi bianchi e dell’equilibrio), a posizionarlo (regola dell’allineamento e vicinanza) e a dargli ordine e coerenza (regola della ripetizione e contrasto).
A tal proposito arriva in aiuto la griglia che non è altro che delle linee non stampabili (nel nostro caso le linee guida di indesign) o visibili solo nella mente del grafico. In poche parole uno schema nella mente del grafico. Esso fa da riferimento per controllare gli spazi della pagina, verificare che tutto sia coerente con il precedente impaginato in modo tale da conferire alla struttura una razionalità.
La gabbia grafica e le griglie devono essere funzionali al tipo di prodotto finale. Per esempio un libro di un certo pregio può avere una gabbia (e quindi area stampabile) del 50/60% della pagina mentre nelle edizioni economiche questo ingombro può raggiungere anche l’80%.
La gabbia deve avere una struttura flessibile e definita e rispondere alla regola del bianco è bello. Infatti è accertato che una pagina incorniciata di bianco e facilmente leggibile e risulta elegante agli occhi.
Nell’impaginazione classica il rapporto tra base ed altezza dell’area stampata è uguale a quello del formato carta. Questa gabbia viene utilizzata per edizioni librarie di una certa eleganza.
Nell’impaginazione modulare la pagina viene divisa in orizzontale e in verticale. Tutti gli elementi grafici devono avere dimensioni pari o multipla del modulo base.
Nell’impaginazione libera l’organizzazione grafica non segue una logica modulare. Esiste comunque un rapporto ed un criterio per regolare gli elementi grafici.
*Tutto il materiala e relativi schemi sono stati realizzati in collaborazione con collega Federica Malito.